Centro di Digitalizzazione del Patrimonio Culturale e Ambientale

Il CeDiPa è un centro di ricerca e trasferimento tecnologico interuniversitario per la digitalizzazione del patrimonio culturale e ambientale.

Storia

Il CeDiPa nasce il 23 gennaio 2023 su iniziativa dell’Università degli Studi di Perugia in collaborazione con l'Università degli Studi dell’Aquila, l’Università Politecnica delle Marche e l’Università degli Studi di Teramo grazie al finanziamento del “Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – Fondo complementare, Programma unitario di intervento per le aree del terremoto del 2009 e 2016, Misura B, Sub-misura B.4 Centri di ricerca per l’innovazione”. Il Centro di ricerca ha la sua sede a Spoleto, in un territorio tra i più fragili e vulnerabili dell’Italia centrale dal punto di vista sismico. Quello del Centro Italia del 2016-2017 è stato solo l’ultimo di una lunga serie di terremoti catastrofici che colpì quest’area nel corso della storia, portando gravi conseguenze nello spoletino e in Valnerina, suo naturale prolungamento geografico che si insinua nelle viscere dell’Appennino. Quell’evento ha prodotto danni materiali e lacerazioni, forse ancor più profonde, nel tessuto economico e sociale: la fuga di molti residenti – nonostante la nota capacità di resilienza di queste popolazioni – e la distruzione del patrimonio culturale, devastato e oggi di fatto anche frammentato per far fronte alle necessità di restauro. 

Missione

Coerentemente con gli obiettivi della Missione 1: Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo del PNRR, il CeDiPa mira a: 

  • Incrementare il livello di attrattività culturale e turistica del Paese modernizzando le infrastrutture materiali e immateriali del patrimonio; 
  • Migliorare la fruibilità della cultura e l’accessibilità turistica attraverso interventi digitali e interventi volti alla rimozione delle barriere fisiche e cognitive al patrimonio; 
  • Migliorare la sicurezza sismica e la conservazione dei luoghi di culto, come pure assicurare il ricovero delle opere d’arte coinvolte da eventi calamitosi; 
  • Supportare la transizione verde e digitale nei settori della cultura e del turismo. 
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